Il distretto Agri_Culturale. Teorie e pratiche di sviluppo locale

Responsabile: Pietro David

Parole chiave: Sviluppo locale, Politica di coesione 

Abstract

La scelta di questa tematica, come filone di studi dell’Unita di Ricerca di Bagheria (PA) di ISMed puo essere ricondotta a due ordini di ragioni. Al primo fanno riferimento le considerazioni per cui per molto tempo la scienza economica, quale disciplina che studia le interrelazioni tra operatori economici finalizzati alla produzione e al consumo di beni, non si e interessata ai beni culturali.

Al secondo ordine di ragioni attengono, invece, quelle considerazioni che individuano tra le vie dello sviluppo locale, quella che passa dalla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale in generale e delle identita locali, in particolare.

Partendo da queste considerazioni, gli studi che si intendono realizzare si agganciano, dunque, a quel filone di analisi e ricerche che individuano tra le vie dello sviluppo locale, anche quella che passa dalla valorizzazione del patrimonio culturale e, in particolare, delle identità locali.

Oggetto della ricerca è l’indagine delle potenzialita del modello di distretto “Agri-Culturale”, motore di uno sviluppo economico locale di un’area vasta su cui ricade un attrattore culturale (sito archeologico, beni monumentali, ecc).

Obiettivi

Nel territorio sede dell’URT ISMED, enti ed istituzioni che vedono nel modello proposto una opportunità, hanno già messo in pratica l’idea descritta: enti di ricerca, istituzioni scolastiche, enti locali, imprese che insistono sullo stesso ambito territoriale e dove, appunto, ricade un importante sito archeologico (la citta fenicia di Solunto) e stato già testato e su cui si lavora da oltre 2 anni. Se integrati all’interno del distretto, la cui definizione e supportata da un’accurata analisi territoriale, i luoghi di interesse culturale e ambientale potrebbero potenziare la sua attrattività turistica favorendo di conseguenza la nascita e/o lo sviluppo di imprese agricole e agroalimentari unitamente ad imprese culturali e creative presenti nel territorio. Nell’ambito del distretto, anche la cultura enogastronomica, i percorsi e gli itinerari già esistenti, acquisirebbero maggiore valore perché inseriti in un sistema territoriale che pone in primo piano l’interazione tra l’uomo e l’ambiente.

Ultimo aggiornamento

17 Ottobre 2023, 16:35