Società e culture del Mediterraneo antico

Responsabile: Stefania Pafumi

Abstract

La linea di ricerca affronta, con percorsi multi- e interdisciplinari, lo studio dei fenomeni e delle dinamiche che hanno caratterizzato i paesaggi culturali del Mediterraneo antico, luogo privilegiato di interazione e contaminazione, di diffusione di uomini, saperi e tecnologie, di conflitti e identità.


Essa intende indagare e contestualizzare su scala locale, regionale o globale, sia il ruolo dell’ambiente e delle risorse naturali, sia quello dell’uomo nel modellare e modificare il paesaggio, i processi sociali e produttivi, le interrelazioni culturali dall’antichità ad oggi, attraverso il Medioevo e l’età moderna.


Sfruttando le competenze storico-artistiche ed archeologiche, epigrafiche e paleografiche, linguistico-letterarie e storico-filosofiche presenti nell’istituto e promuovendone l’interazione con le scienze sociali e con le tecnologie più innovative, le attività di ricerca comprendono temi tradizionali dell’antichistica applicata al patrimonio culturale mobile e immobile, materiale e immateriale del Mediterraneo, in un’ottica di longue durée e attraverso un approccio olistico che tenga conto anche delle specificità di casi particolari, per contribuire attraverso nuove letture e sempre possibili riletture delle componenti antiche ad una migliore comprensione del mondo contemporaneo.

Obiettivi

L’obiettivo della linea di ricerca è quello di generare nuova conoscenza scientifica sui fenomeni storico-politici, socio-economici e culturali delle società antiche del bacino del Mediterraneo, al fine non solo di migliorare la comprensione delle civiltà che li hanno prodotti, ma anche di rendere le conoscenze acquisite capaci di un’azione concreta sulla società contemporanea, migliorando i processi di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e favorendo il libero accesso e riuso dei dati prodotti. Lo scopo è giungere, attraverso casi studio selezionati come contesti di analisi e indagine, a metodologie nuove, integrate e replicabili, che attraverso la contestualizzazione della documentazione antica permettano di affrontare in prospettiva multidisciplinare lo studio di sistemi culturali complessi antichi e moderni.

Gli obiettivi trasversali comuni ai progetti che afferiscono a questa linea di ricerca sono:

  • lo sviluppo di nuovi modelli di lettura del patrimonio storico-archeologico (includendo quello conservato nei depositi museali di cui vanno migliorate le condizioni di conoscenza, conservazione e valorizzazione) nei diversi contesti antichi e post-antichi;
  • l’adozione di processi innovativi ed integrati di archiviazione e gestione delle informazioni in termini di transizione digitale;
  • l’applicazione di strategie all’avanguardia per la valorizzazione del patrimonio stesso e per un approccio più partecipativo e condiviso dei cittadini e delle comunità odierne ai contesti ed ai contenuti della ricerca sul mondo antico;
  • la comunicazione dei risultati della ricerca attraverso attività di divulgazione che potranno essere intraprese di concerto con i colleghi dell’istituto che si occupano di Terza Missione.
Attività

Le attività di ricerca previste vanno dalla raccolta, elaborazione, archiviazione e gestione delle informazioni storiche, all’analisi e interpretazione della documentazione materiale (intesa come insieme coerente di documenti sia archeologici che epigrafici raggruppati per provenienza, per tema di interesse, per cronologia o per storia collezionistica) e comprendono tutti i processi di cooperazione possibili, utili a generare nuova conoscenza nell’ambito di progetti di ricerca inter- e multidisciplinari.

Tematiche

Le tematiche previste sono quelle proprie della ricerca storico-archeologica applicata al Mediterraneo antico:

  • la storia sociale e il ruolo di vettori delle culture antiche con particolare riguardo a quelle siro-anatoliche, fenicia, etrusco-italica e greco-romana;
  • la cultura materiale delle società antiche nelle sue varie forme e componenti;
  • la ricostruzione delle vicende antiche e post-antiche degli oggetti recuperati e musealizzati e dei loro diversi contesti di utilizzo e fruizione (contesti archeologici, collezionistici, museali);
  • l’analisi dei processi produttivi (anche di singoli aspetti della cultura materiale) e delle dinamiche sociali ed economiche ad essi sottesi, secondo un approccio sia analitico-diacronico che comparativo;
  • l’analisi di testi sia documentari, sia letterari (a partire dai livelli di alfabetizzazione medi delle culture antiche per continuare con i primi testi epigrafici e con quelli manoscritti) sia iconografici;
  • le interrelazioni culturali tra i gruppi sociali.

Naturale ampliamento tematico è rappresentato dall’analisi dei processi decisivi nella formazione della cultura storica del e sul Mediterraneo, intesa come storia delle idee e della ricerca. Costituiscono, pertanto, ulteriori spazi d’indagine:

  • aspetti ed esiti peculiari della cultura antiquaria e dell’archeologia nel Mediterraneo;
  • gli sviluppi dell’archeologia come scienza storica dal XVIII secolo ad oggi;
  • la sopravvivenza dell’antico nella cultura moderna e contemporanea;
  • la tradizione dell’antico attraverso il Medioevo e l’età moderna;
  • la storia del collezionismo e delle collezioni di antichità;
  • la storia delle biblioteche e dei fondi di antichistica;
  • l’impatto della cultura storica italiana nel Mediterraneo attuale e più in generale nella cultura storica europea.
Principali collaborazioni

Il gruppo di ricerca che afferisce a questa linea collabora stabilmente con:

  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Università “Federico II “di Napoli;
  • Museo Civico di Catania e Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania;
  • Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino;
  • Scuola Normale Superiore di Pisa;
  • Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici;
  • Università di Bologna;
  • Università di Saragozza;
  • Alteritas – Interazione tra i popoli, Verona;
  • Museo Nazionale Romano;
  • SABAP Pisa;
  • Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina;
  • Ente Italiano della Montagna (EIM);
  • Società Geografica Italiana (SGI);
  • Università di Roma “La Sapienza”;
  • Pontificia Academia Latinitatis;
  • Associazione RESpro – Rete di storici per i paesaggi della produzione;
  • Università degli Studi della Tuscia e Centro Studi Santa Rosa da Viterbo.
Principali prodotti

Pubblicazioni scientifiche monografiche; edizioni critiche di fonti scritte; contributi in collettanee ed atti di convegni; contributi in riviste specialistiche; collane editoriali (Corpus inscriptionum Etruscarum e Thesaurus linguae Etruscae; Dizionario Enciclopedico della Civiltà Fenicia” (DECF) ovvero “Encyclopaedic Dictionary of Phoenician Culture” (EDPC); partecipazione a convegni nazionali e internazionali; partecipazione all’allestimento di nuovi contesti museali e mostre; public engagement con società e territori.

Ultimo aggiornamento

18 Luglio 2023, 15:49