Ecologia e Blue Economy
Responsabile: Angela Cuttitta
Abstract
L’attività di ricerca si propone di studiare il mare e la biodiversità come risorsa, nell’ottica della rigenerazione degli ecosistemi marino costieri e per il loro utilizzo sostenibile. Lungi dall’essere un mero traguardo etico e morale, lo studio della biodiversità marina ha implicazioni culturali, economiche e sociali, ed implica valorizzare quello che può definirsi in senso lato “capitale naturale”. Questo, al pari di ogni altro fattore produttivo, è un ingrediente fondamentale perché un sistema economico-sociale, non solo cresca, ma possa svilupparsi lungo un sentiero di sostenibilità. In questo senso, comprendere appieno l’interrelazione tra le attività economiche ascrivibili alle risorse marine e lo studio della biodiversità è elemento essenziale per tracciare indirizzi di policy dirette a regolare e stimolare la crescita economica dei paesi che traggono molto dal mare, anche attraverso la sensibilizzazione e la divulgazione scientifica.
Obiettivi
La linea di ricerca si pone l’obiettivo di studiare il mare e la biodiversità marina come risorsa, l’analisi dei processi che hanno indotto la trasformazione degli ambienti naturali e la valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici su ecosistemi, biodiversità, salute e società nel Mediterraneo.
L’interazione fra biologia, oceanografia, ecologia marina e molecolare per l’analisi dello stato, della struttura e del funzionamento degli ecosistemi marini Mediterranei e dei cambiamenti nel biota, consentono infatti lo studio dell’ambiente marino come fattore di sviluppo culturale, economico e sociale. In tale contesto si inserisce lo studio della gestione sostenibile delle risorse biologiche con l’applicazione di metodologie sviluppate su base morfologica, biomolecolare, genetica e biochimica per applicazioni in campo ambientale, sanitario, alimentare, sensoristico e biomedico.
Attività
Le attività fondanti la ricerca sono: la progettazione e la ricerca dei partner; il coinvolgimento dei territori; la pianificazione e la realizzazione di esperimenti in vitro ed in vivo; il campionamento diretto e indiretto di organismi e parametri ambientali; lo studio dello stato e del cambiamento della biodiversità nelle sue componenti strutturali; l’archiviazione e l’analisi dei dati raccolti; l’elaborazione dei risultati attraverso analisi statistica; la generazione di nuovi prodotti, processi e servizi applicabili in differenti settori della blu economy; la divulgazione scientifica delle attività realizzate; la creazione di network per la condivisione dei risultati ottenuti.
Tematiche
Il progetto si colloca all’interno delle seguenti tematiche: blu economy; ecologia marina; ecologia molecolare, biodiversità. I settori della Blu Economy interessati sono: agroalimentare, salute dell’uomo e dell’ambiente, sensoristica ambientale, risanamento.
La ricerca, in coerenza con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, affronta numerose tematiche: progetti e scambi con i paesi Mediterranei; protezione delle risorse marine; sicurezza alimentare e pesca sostenibile; valorizzazione dei residui e delle plastiche per nuove forme di carburanti. La ricerca inoltre, ricade all’interno dell’ambito tematico 6 “Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente” del PNR 2021 – 2027, ed in particolare nel sotto ambito 6.5 Conoscenza, innovazione tecnologica e gestione sostenibile degli ecosistemi marini.
Principali collaborazioni
La ricerca, oltreché ad una consolidata interazione con altri istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si avvale di un’ampia rete relazionale strutturata da numerose istituzioni scientifiche nazionali e internazionali, oltre che da numerose amministrazioni pubbliche e stakeholder operanti nel Mediterraneo. In particolare:
- Food and Agriculture Organization (FAO) of the United Nations
- United Nations Children’s Fund (UNICEF) of the United Nations
- Columbia University (New York, Tunisi)
- Universidad de Deusto (Bilbao)
- Istituto Espanol de Oceanografia (Malaga, Vigo, Baleari)
- ISTMT (Tunisi)
- Universitè di Sfax (Tunisi)
- UTAP (Tunisi)
- CNRS (Libano)
- University of Belgrade (Belgrado)
- École d’Ingénieurs en informatique et prévention des risqué (Saint Barthelemy D’Anjou)
- Shemyakin-Ovchinnikov Institute of Bioorganic Chemistry (Russian Federation)
- Institute of Molecular Medicine (Russian Federation)
- Sechenov First Moscow State Medical University (Mosca)
- LUMSA Università (Roma, Palermo)
- Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano)
- Università degli studi di Palermo (DEMS, DISTEM, STEBICEF, DiFC)
- Università di Urbino “Carlo Bo” (DiSPeA)
- Università degli studi di Firenze (DISEI)
- Istituto Superiore di Sanità
- INGV (Pisa, Palermo)
- ARPA Sicilia
- ISPRA
- Stazione Zoologica Italiana Anthon Dorn
Principali prodotti
- Pubblicazioni scientifiche su riviste peer-reviewed di impatto internazionale e capitoli in libri;
- Report tecnici e prodotti di divulgazione su CNR Edizioni e SOLAR CNR;
- Data base scientifici, prototipi e brevetti;
- Partecipazione a tavoli di governance regionali;
- Sviluppo di accordi e collaborazioni con Università, Centri di ricerca, partner pubblici e privati.
Ultimo aggiornamento
18 Luglio 2023, 16:32