Il Mediterraneo e gli oceani. Trasformazioni culturali tra storia, letteratura e religione

Responsabile: Patrizia Spinato

Abstract

Il Mediterraneo è una strada di acque mobili sulla quale si incontrano e si incrociano itinerari millenari. Su questi percorsi uomini di cultura diversa hanno scambiato e condiviso saperi, esperienze e variegate percezioni del mondo. Su questa strada si innesta un potente e inarrestabile processo di interculturalità, conoscenza, crescita e integrazione.  Il Mediterraneo è il cuore di un viaggio interminabile le cui rotte si sono rivolte anche agli Oceani e gli uomini che le hanno percorse segnano e accompagnano il divenire della storia, della cultura e della società. Tra questi poli geografici – politici, sociali, economici – si intrecciano secoli di storia, relazioni e trasformazioni culturali, declinate lungo le molteplici direttrici delle rappresentazioni letterarie, dell’evangelizzazione e delle migrazioni. Il progetto riunisce studi e ricerche sulle origini, l’evoluzione e l’impatto di tali dinamiche – considerate in tutto il loro portato pluridimensionale – entro i grandi processi di trasformazione relativi al bacino del Mediterraneo e alle sue proiezioni oceaniche.

Obiettivi

Obiettivi del progetto sono: rafforzare la ricerca in tali ambiti; proporre politiche strategiche e di indirizzo sui temi affrontati; realizzare specifiche attività scientifiche (pubblicazioni, seminari, convegni, conferenze); promuovere iniziative di disseminazione in contesti di ampia diffusione pubblica quali mostre, corsi di formazione, interviste e divulgazione attraverso i mezzi di comunicazione di massa (televisione, radio, siti web, piattaforme social online) al fine di attuare un’efficace ricaduta sul territorio della ricerca scientifica svolta.

Attività

Il progetto prevede attività aperte a differenti ambiti scientifici, che si sviluppano grazie alla sinergia tra le competenze multidisciplinari dei ricercatori, le collaborazioni nazionali ed internazionali, le professionalità interne ed esterne coinvolte a vario titolo. Esso prende spunto da un’ampia visione dei fenomeni di trasformazione dell’area mediterranea e delle sue proiezioni oceaniche ‒ i nuovi Mediterranei ‒, a partire dal Medioevo fino all’epoca contemporanea, per farne emergere le diverse peculiarità, incentrandosi sia sulle singole contingenze storiche ‒ politiche, culturali, artistiche, economiche, religiose ‒ sia sulle sue costanti di lungo periodo (p.e. l’uomo come homo migrans).

Tematiche

Le tematiche che si sviluppano nell’ambito disciplinare del progetto sono molteplici e trasversali: 

  • Storia e trasformazioni culturali nel Mediterraneo iberico e nell’Atlantico dal Medioevo all’età contemporanea (Alessandra Cioppi, Maria Elena Seu) 
    Lo studio dell’origine e della profondità storica delle trasformazioni culturali nel Mediterraneo e nell’Atlantico consentono prospettive di indagine di ampia apertura tematica, i cui riflessi abbracciano anche l’attualità. La ricerca coinvolge le dinamiche migratorie come avvenimenti attraverso i quali si sono realizzate e si realizzano in differenti contesti storici esperienze culturali, trasferimenti di saperi e conoscenze, capaci di modificare politica, istituzioni, economia, cultura e religione dei luoghi coinvolti. In particolare, lo studio delle tematiche migratorie del Mediterraneo iberico e il significato che ha avuto nel Mezzogiorno d’Europa e nel Nuovo Mondo fa di questi ultimi gli osservatori privilegiati del progetto.
  • Tra il Mediterraneo e l’Atlantico: studiosi, letterati, cronisti, missionari e diplomatici (Patrizia Spinato) 
    Il mondo europeo, che si confrontò con quello Nuovo e che ne fornì una prima percezione e sistemazione, acquista una fisionomia profondamente composita attraverso le opere e le relazioni di coloro che, a partire dal 1492, hanno avuto la sorte di confrontarsi criticamente con terre, società, culture differenti. Genovesi e veneziani, portoghesi, castigliani, aragonesi presero parte a vario titolo alla conquista delle Americhe, dalle fasi della scoperta sino all’integrazione in una società nuova molto più rapida di quanto in passato si ritenesse. Di questo mondo multiforme, dato dai contributi umani delle due sponde del Mare Nostrum, l’America coloniale rappresentò l’estrema proiezione oltreoceano ed un momento apicale di quelle istanze al sincretismo culturale che costituiscono il modello dell’espansione iberica a livello mediterraneo e globale. Su una base di reciproco scambio ed arricchimento, offerto da figure di frontiera, innumerevoli sono gli esempi di studiosi, letterati, cronisti, diplomatici, viaggiatori, migranti, religiosi che, tra il Mediterraneo e l’Atlantico, hanno alimentato un’osmosi culturale esemplare. Lo studio delle letterature mediterranee ed atlantiche, soprattutto di area iberofona, dall’antichità ai giorni nostri, ben sottolinea la fitta rete di relazioni che soggiace ad aree molto distanti geograficamente ma strettamente legate dal punto di vista culturale.
  • Gli sviluppi plurisecolari della storia della chiesa cattolica, dal bacino del Mediterraneo alle Americhe (Alberto Guasco)
    Gli orizzonti mediterranei ed atlantici della storia della chiesa dell’ ’800 e del ‘900 possono essere colti attraverso l’analisi d’un duplice movimento, d’andata e di ritorno. 1. Sul versante del Mediterraneo si collocano figure come quella del catalano Antonio Maria Claret (1807-1870). Sul versante atlantico, significativa inserzione femminile, capace di influenzare papa Bergoglio, è quella dell’argentina Amelia Podetti (1928-1979). 2. Il Mediterraneo, culla delle origini del cristianesimo, è il luogo dove, nel corso della seconda metà del ‘900, si manifesta in modo molto significativo il tentativo di quel “ritorno alle origini” che, sull’asse Roma-Istanbul tra gli anni ’60 e ‘70 del ‘900, trova la propria incarnazione a Gerusalemme con la fondazione dell’Istituto ecumenico di Tantur. 3. L’Italia dell’ ‘800 e del ‘900 rappresenta un significativo specchio d’indagine tanto nei suoi rapporti con la Santa Sede quanto con le evoluzioni geopolitiche dell’area mediterranea. Si pensi in questo senso a una figura come Giuseppe Toniolo (1845-1918). 4. Infine, per quanto riguarda alcuni elementi relativi al venir meno del ruolo dell’Italia entro il Mediterraneo e causa della sua attuale instabilità, non si può non accennare alle origini della stessa, che rimontano alla crisi esplosa nei primi anni ‘90 e, nei suoi molteplici intrecci storici, politici e giudiziari (Mani Pulite, Tangentopoli), tuttora non risolta. 
Contatti e collaborazioni

Consolidate e attive sono le collaborazioni nazionali e internazionali: 

  • Ambasciata di Spagna a Roma 
  • Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 
  • Regione Autonoma Sardegna 
  • Istituto Cervantes 
  • Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes 
  • CeMaB di Alicante 
  • CSIC 
  • CONICET 
  • Istituto Storico Italiano per l’età Moderna e Contemporanea – Roma 
  • Università di Milano 
  • Università di Pavia 
  • Università di Udine 
  • Università L’Orientale di Napoli 
  • Università Ca’ Foscari di Venezia
  • Università Alma Mater Studiorum di Bologna  
  • Università di Roma-Tre  
  • Università di Cagliari 
  • Università di Sassari  
  • Università di Alicante 
  • Università di León  
  • UAM Università di Madrid 
  • Università Complutense di Madrid 
  • Università di Malaga 
  • Università di Murcia 
  • Università di Oviedo 
  • Università di Siviglia 
  • Università di Valencia 
  • UB-Università di Barcellona  
  • UdL-Università di Lleida  
  • UNAM Università Nazionale Autonoma di Città del Messico  
  • UAM Università Autonoma Metropolitana di Città del Messico 
  • Università di Guadalajara – Messico 
  • Università Città del Guatemala 
  • Università di Buenos Aires 
  • Fondazione Carlo Maria Martini – Milano 
  • Istituto Gaetano Salvemini – Torino 
  • Fondazione Opera Giuseppe Toniolo – Pisa  
  • Fondazione Carlo Donat Cattin – Torino 
  • Fondazione Camaldoli – Camaldoli 
  • AISU  
  • AEELH 
  • AISI  
  • AISPI 

Partecipazione a network di ricerca sul Mediterraneo e l’Atlantico: 

  • Nutraceutical Health Enhancing Functional Food (NUTRHEFF)  
  • Gruppo di ricerca di Teoria e storia delle Culture, delle Letterature e delle Arti del Mondo (CLAMoLab) 
Principali prodotti collettivi di ricerca e disseminazione

Oltre ai numerosi lavori individuali e di gruppo su riviste (ad esempio Dal Mediterraneo agli Oceani) e volumi, la linea di ricerca si riflette anche su alcune attività di disseminazione scientifica rivolte a un pubblico generico. Si segnalano le collaborazioni con festival ed eventi culturali di respiro nazionale (“Bookcity” Milano; “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, Bergamo; “Festival biblico”, Vicenza; “Torino spiritualità”, Torino) e la media partnership con programmi radiofonici (Radio 3 Rai, “Uomini e profeti”) e testate giornalistiche (Corriere della Sera, Jesus San Paolo, Avvenire).

Ultimo aggiornamento

12 Aprile 2024, 17:07