In occasione del G20 del 20-21 luglio 2021 a Napoli, dedicato ai temi dell'ambiente, Gabriella Corona (CNR-ISMed) ci offre una importante riflessione sulla necessità di formazione in materia di storia ambientale, per aprirci alla conoscenza di quei processi di lungo periodo che hanno condotto ai problemi ambientali di oggi.
Affrontare i problemi attuali e costruire il futuro richiede infatti la piena consapevolezza che ciò che oggi viviamo è anche il frutto di scelte e decisioni del passato. Prima di pensare a come intervenire sulle questioni ambientali, sottolinea la ricercatrice, occorre porsi in una prospettiva storica e analizzare come l'uomo abbia operato sull'ambiente in epoche a noi più o meno vicine e quali gli effetti che ne sono derivati.
Nel formare i nostri giovani e tracciare loro la strada che li porterà ad essere cittadini del mondo e classe dirigente del futuro diventa quindi prioritaria l'introduzione dello studio della storia ambientale. Le problematiche ambientali sono peraltro temi centrali nel dibattito pubblico e la transizione ecologica è uno degli assi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Inoltre gli studenti sono travolti da tante informazioni e notizie sull’ambiente, che irrompono quotidianamente dai media e dai social network; ma si tratta di informazioni spesso confuse e disordinate, che non compongono un quadro coerente, quando non strumentali e false.
Gabriella Corona (CNR-ISMed) ci spinge da anni a comprendere che solo la storia ambientale può fornire una quadro interpretativo coerente che ci consenta di capire attraverso quali cambiamenti si sia venuto a configurare il rapporto tra natura e società, tra ambiente e attività umane, così come lo conosciamo oggi. La storia ambientale può farci comprendere che il presente è “pieno” di passato e che è il frutto di scelte e decisioni prese in altre fasi storiche.
E' dunque essenziale, attraverso lo studio della storia dell'ambiente, capire quali siano stati i processi strutturali che hanno accelerato la capacità delle attività umane di intervenire sui meccanismi biogeochimici che caratterizzano il funzionamento del pianeta e che sono alla base dei problemi che ci circondano: dal cambiamento climatico alla diffusione delle pandemie, dal consumo del suolo alle catastrofi ambientali, dalle disuguaglianze socio-territoriali alle grandi migrazioni ambientali. Solo questa conoscenza ci può consentire di costruire il futuro.
Per approfondire: l'intervista di Gabriella Corona realizzata in occasione della Summer School di Storia Ambientale, organizzata dall'Istituto Nazionale Ferruccio Parri.
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Gabriella Corona è dirigente di ricerca presso l’Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMed). E’ Editor-in-chief della rivista scientifica Global Environment. A Journal of Transidisciplanry History e condirettore di Meridiana. Rivista di Storia e Scienze Sociali. E’, inoltre, Professore a contratto di storia economica, dell’ambiente e del territorio presso il Corso di Scienze Storiche del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tra i numerosi lavori in tema di storia dell'ambiente, Gabriella Corona (CNR-ISMed) ha pubblicato tra l'altro Breve storia dell’ambiente in Italia, il Mulino, Bologna 2015, pubblicato nel 2017 anche nella versione inglese: A Short Environmental History of Italy: Variety and Vulnerability, White Horse Press.
21 luglio 2021